Pasqua é alle porte, e di certo non sembra questo il momento opportuno per lasciarsi andare a folli festeggiamenti con amici e parenti (non era forse vero il detto: Natale con i tuoi Pasqua con chi vuoi?). Perché di questi tempi risulta difficile avere l’umore buono per far festa, anche perché sempre piú gente, anche a me vicina, non sa proprio come arrivare a fine mese, magari con moglie e figli a carico ed un mutuo ancora da pagare. Adesso ci si mette anche questa storia dell'articolo 18 che molti imprenditori vorrebbero buttare nel cassonetto dell'immondizia per far man bassa di licenziamenti. Giá, l’articolo 18. Quanto se ne é parlato durante queste ultime settimane! Adesso finalmente si viene a scoprire cosa contiene questa famosa e tanto impopolare riforma del lavoro che, secondo Monti e la sua squadra di super-tecnici capeggiata dal ministro Fornero, renderá il paese piu competitivo ma che, a mio avviso, tralascia un punto essenziale: la creazione di lavoro. Monti ha cosí esposto i punti salienti di tale riforma del lavoro, la quale prevede che il licenziamento, quando senza senso, puó essere annullato dal giudice. Ció avverrá anche per cause di discriminazione o per ragioni indisciplinari ingiustificate, in cui il giudice potrá intervenire e decidere se reintegrare o meno il lavoratore 'sfrattato'. Le imprese peró dovranno comunque garantire un indennizzo che va dai 12 ai 24 mesi, a seconda del caso. Punto importante della riforma riguarda il limite all’abuso di stage ed altre forme di contratto di lavoro simili che non fanno altro che sfruttare i piú giovani, sottopagati o addirittura non pagati. Con questo si spera di dare finalmente un taglio al numero di neo laureati che rimangono intrappolati in contratti di formazione che si protraggono per troppo tempo. Pensare peró che questa riforma sia essenziale al fine di superare la crisi e favorire la crescita sarebbe un pó un eccesso. Imprese straniere saranno piú interessate ad investire in Italia? Chiaro che la scarsa competitivitá, l'alto costo della mano d'opera e la fiscalitá sono tre elementi che gli imprenditori (non solo stranieri, vedi il caso Fiat, sempre meno italiana) osservano attentamente, ancor piú che l’articolo 18, prima di investire nel nostro paese. Questo peró andrebbe comunque visto come un primo passo importante verso un’opera di rinnovamento che permetta quella crescita tanto invocata quanto assente nel nostro paese. Quella crescita che ci possa far uscire da una crisi che dura da troppo tempo ormai. Come se non bastasse, anche investire in immobili in Italia é sempre piú complicato oggi giorno, con le nuove batoste fiscali (l' Imu su tutte) che colpiscono tutti, santi (chiesa) e non. Con il caro benzina poi, il cui costo é ormai sempre piú vicino a quota €2, diventa problematico persino prendere la macchina e fare una scampagnata in questi giorni di festa-non festa. Quindi vi dico una cosa: quest’anno io, come la maggior parte degli italiani, rimango a casa durante le feste e mi accontento, tempo permettendo, di una scampagnata in bici con la mia famiglia ed i miei amici piú cari, sempre che non inventino una nuova tassa per le bici, o addirittura una super tassa per le feste. Ah, dimenticavo: Buone feste a tutti!
Related Articles -
pasqua, lavoro, monti, articolo 18, riforma, ,
|